Dai direi bene anche se devo confessare che l'emozione era tanta: non scendevo in campo in una partita ufficiale da parecchi anni e i pensieri che mi passavano per la testa erano tanti...una volta messo piede in campo però la vicinanza della squadra e il tifo caloroso del pubblico mi hanno tranquillizzato almeno un po'.

Mi aspettavo che questo gruppo poteva fare bene. Le qualità ci sono tutte ma pensare di essere in testa da soli dopo tre giornate non l'avrei mai immaginato in una serie A, dove le squadre che si possono incontrare possono essere ostiche. L'importante ora è mantenere la mentalità umile da neo-promossa e come diceva il mister negli spogliatoi: "Giocare ogni partita come una finale...non con ansie o paure ma con convinzione e volontà" da grande gruppo quale siamo.

Come ben sai ho ceduto hai corteggiamenti dei Celtic dopo ben due anni. Avevo voglia in questa stagione di rimettermi un po' in gioco a livello agonistico (dopo 8 anni!!) e dopo una serie di vicissitudini nel periodo di preparazione, l'ultimo assalto di Roberto Cabiati e di Matteo Cornalea è stato determinante per la scelta. Sai bene che seguo questo gruppo con interesse dalla sua nascita e quello che mi lega ad alcuni dei Celtic è una profonda amicizia. Ora questo legame si sta rafforzando e si sta estendendo, giornata per giornata, a tutti i ragazzi dei Celtic. Il motivo della mia scelta è l'amicizia.

Credo che dobbiamo migliorare sul piano della tranquillità in campo. Partita dopo partita dobbiamo acquisire esperienza in A e maturare per fare il nostro calcio senza foga e soprattutto senza innervosirci se capiterà ancora di trovare avversari provocatori e polemici.

Nessun obiettivo particolare. Solo tanta voglia di divertirmi in campo e attorno a un tavolo con tutti i Celtic. Se poi dovessi togliermi qualche soddisfazione segnando o facendo qualche bel assist sarà tutto considerato un "di più".