Quattro gol per la quarta vittoria consecutiva ad inizio campionato (come era successo solo nel 2011 in Serie C) e primato solitario avendo scalzato la squadra rivale sul suo campo: se non è apoteosi poco ci manca, soprattutto ricordando che l'anno scorso a questo punto i Celtic Dragons erano ultimi in classifica con un solo punto conquistato.

Ancora una volta la vittoria è arrivata in rimonta, figlia di un primo tempo discreto, poco pericoloso in fase offensiva, ma allo stesso tempo non eccessivamente rischioso in fase difensiva, dal momento che l'unica conclusione avversaria è il rigore (molto dubbio) trasformato dall'Inter Club Valbrona, ma quasi parato da Spinelli. I Dragons reclamano ulteriormente per un mancato rigore assegnato su Silva, che guadagna un calcio di punizione, ma il fallo era avvenuto sulla linea dell'area.

Nella ripresa succede tutto l'inverso: i padroni di casa reclamano veementemente col direttore di gara, ma la vera svolta celtica arriva ancora dalla panchina. Dopo il raddoppio del Valbrona, il Celtic risale la china e riapre i conti con Roberto Cabiati su punizione da "casa sua", poi lo stesso 11 serve Silva per il contestato gol del pareggio.

Forse l'Inter Club non si aspettava questa reazione, che addirittura trova la sua apoteosi (dopo che Spinelli compie diversi interventi importanti) nella doppietta di Anzani (anch'egli subentrato nel secondo tempo), prima con un destro all'incrocio dei pali dal limite dell'area, poi con un fantastico diagonale al volo su calcio d'angolo lungo di Giurbino: arriva un rocambolesco 4 a 2.

Un'altra grande serata a Valbrona per i Dragons, proprio come nell'anno della vittoria in Serie C. Questa vittoria non è certo il punto esclamativo sul primato come quel 5 a 1 del 2012, ma sicuramente è il certificato di una squadra che sta stupendo e che ora, a partire dalla Pol. Azzurra sabato a Giussano, dovrà confrontarsi con la maggiore motivazione degli avversari che sanno di incontrare la momentanea top di classifica.