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Siamo con l’allenatore-giocatore Carlo Di Sevo, autore di 18 gol in 54 partite con la maglia del Celtic: come giudichi la sconfitta contro la Magiste Lipomo?
E’ stato un vero peccato; ho visto una squadra all’altezza dell’avversario, che ha fatto ancora meglio di quanto visto contro l’AZ una settimana e mezzo fa. Credo che un pareggio non sarebbe stato affatto un furto, ma è un momento nel quale ogni mezzo errore lo paghiamo a carissimo prezzo.
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Hai assistito alla partita dalla tribuna, scontando la seconda giornata di squalifica rimediata contro il San Carlo: è stata dura stare lontano dalla squadra?
Quando è arrivata la notizia della squalifica per due giornate l’ho presa malissimo, sia perché era la prima volta che mi capitava una cosa simile in 20 anni di calcio, sia perché non ho potuto prendere parte (nemmeno in panchina) a due trasferte molto importanti per la mia squadra. Ho sbagliato e, anche se le due giornate potevano sembrare eccessive, non dovevo lasciarmi trascinare dalla foga agonistica, ma quei due punti persi contro il San Carlo mi hanno fatto impazzire. Ho avuto una reazione eccessiva per troppo amore verso questa maglia, ma in maniera sbagliata e quindi ho pagato: ora sono pronto per tornare e farmi perdonare.
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Per la prima volta nella sua storia il Celtic non vince da tre partite consecutive: sei preoccupato?
Sarei preoccupato se avessi visto la squadra non riuscire a competere contro le altre. Prima o poi una striscia negativa di questo tipo doveva capitare, ed è normale che accada in Serie A. Invece ho visto il gruppo dispiaciuto ma compatto, soprattutto nei ragazzi che stanno trovando meno spazio, e sarà questa la forza che ci farà rialzare ancora una volta come in passato.
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Come vedi la prossima sfida contro il Cabiate?
Sarà una gara durissima contro l’unica squadra insieme a noi che non ha perso contro il Longone. E’ una compagine solida, dovremo dare tutto dal primo all’ultimo minuto senza calare per un attimo l’attenzione. E’ da due partite che non vinciamo a Giussano, vogliamo regalarci e regalare ai nostri tifosi che verranno a tifare per noi al freddo una vittoria per chiudere al meglio l’anno prima delle feste.
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Per quale partita non vinta in questo campionato hai il rammarico più grande?
Direi con GGB e San Carlo: sono state due partite che avevamo in pugno nonostante la sofferenza nel primo tempo e che abbiamo buttato via calando totalmente nel finale, perdendo così 5 punti.
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Come giudichi la classifica attuale del Celtic?
Siamo partiti alla grande togliendoci la soddisfazione di essere primi da soli dopo 5 giornate in Serie A, poi siamo stati piano piano risucchiati dalle altre. La graduatoria però è molto corta e quindi, pur ricordandoci sempre che il nostro obiettivo fondamentale è la salvezza e che non dobbiamo mai avere la supponenza di non guardare dietro di noi, non è detto che giocando ogni partita al massimo non ci si possa togliere diverse soddisfazioni.
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Qual è stata la tua partita migliore in questa stagione?
Ne scelgo due: per fase offensiva contro la Vetraria Vismara, con la quale avrei potuto segnare più di un gol ma il portiere è stato insuperabile; per fase difensiva contro il Longone, quando abbiamo corso tutti quanti per due: ancora ricordo la discesa alla bandierina all’ultimo minuto per cercare di far scomparire il pallone…
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Qual è stato il gol più bello segnato con il Celtic?
Contro il San Marco Mirabello in Serie C in trasferta: gol inutile visto il 9 a 0 ma bello, con sombrero di sinistro sull’avversario e piatto destro. Quest’anno sono ancora a secco, e la cosa mi sta pesando non poco: spero di potermi togliere presto questa soddisfazione.
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Ci fai un bilancio del 2013 del Celtic?
E’ stato un anno fantastico, nel quale ci siamo andati a prendere il titolo di Serie B, dopo le iniziali difficoltà, con una rimonta eccezionale e sette vittorie consecutive finali, realizzando un sogno che ci sembrava impossibile, cioè giocare la Serie A; una volta arrivati qui, siamo riusciti addirittura ad essere in testa nelle prime giornate, ed ora stiamo affrontando le difficoltà che comporta un campionato di questo livello, ma siamo un grande gruppo e daremo il massimo anche il prossimo anno per toglierci tante gioie tutti insieme.
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Manda un messaggio a squadra e tifosi…
Chiedo ancora scusa a tutti per l’espulsione visto che non sono stato un esempio come cerco sempre di essere visto anche il ruolo che ricopro. Non dimentichiamo mai da dove siamo partiti e dove siamo arrivati, soprattutto quando le cose sembrano non andare per il meglio, e in questo modo troveremo sempre la forza di andare avanti perché ci accorgeremo di aver scalato una montagna, anche se, ed è il bello della vita, tanta strada c’è ancora davanti a noi da percorrere.