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SIamo con l'allenatore-giocatore Carlo Di Sevo, autore contro la Sanrocchese del suo terzo gol in 22 presenze di campionato: giusto il pari?
Anche se il risultato ai fini della classifica non contava nulla, volevamo fare una bella figura in quest'ultima uscita davanti ai nostri tifosi, e quando siamo andati sotto, ci siamo riversati in avanti per trovare il pareggio, che fortunatamente è arrivato.
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Hai segnato praticamente appena entrato e hai fatto un'esultanza molto particolare...
Era da tempo che speravo di poter dedicare il gol alla mia famiglia, cioè a mia moglie Daniela e al piccolo "testardo" che porterà ancora qualche mese nel suo pancione, quindi avevo pensato che mettermi il pallone sotto la maglia sarebbe stato divertente; non potevo però nemmeno sperare di farcela nell'ultima partita, appena entrato, in un derby e a pochi minuti dalla fine. Credo che Qualcuno dall'alto abbia guardato giù...
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Campionato: da mister qual è il tuo bilancio?
E' stato un campionato molto duro: abbiamo perso, come logico, più partite di quanto eravamo abituati a fare, ma abbiamo sempre reagito alla grande e, tolte le prime tre squadre che in questo momento sono un gradino sopra di noi, abbiamo messo in fila tutte le altre, ottenendo il pass per i play-off: un traguardo fantastico e del quale dobbiamo andare fieri, ora e per molto tempo.
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Giovedì sera quarti di finale a Garzeno: come la vedi?
Partiamo naturalmente sfavoriti: noi siamo arrivati quarti, loro hanno vinto il campionato, ma per noi giocare questa partita è già un sogno, e quindi daremo il massimo dal primo all'ultimo minuto. Avremo due assenze in attacco e due a centrocampo: Sam, Flavio ed Elia purtroppo a causa della lontana trasferta, ma lotteremo anche per loro. Robi invece sarà con noi ma non in campo, perciò voglio dirgli che se siamo a giocare questa partita è perchè ci ha messo tanto del suo; so che gli farà male stare a guardarci, ma il tempo è dalla nostra parte e torneremo a giocare partite come questa anche in futuro, naturalmente con lui in campo.
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In tre anni avete vissuto tante gioie e soddisfazioni: cosa ti aspetti dal futuro?
Dal futuro prossimo di finire al massimo la stagione, comunque vada. Poi tanto riposo perchè sia a livello fisico da giocatore che a livello psicologico da allenatore l'annata è stata davvero dura. Ma non riesco a pensare ad un futuro, nemmeno lontano, senza questa squadra, senza la tensione della partita, lo stare in mezzo a tanti amici. E' difficile dire cosa riserverà il futuro, anche se ho già detto a Sam che spero faccia il capitano tra vent'anni dei Celtic Dragons nei quali giocherà anche mio figlio...
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